A Trieste la scelta delle tende da sole incontra realmente una duplice anima: quella radicata nella storia e quella proiettata verso l’innovazione, riflettendosi nelle abitazioni di tutti i giorni. In un contesto urbano dove lo stile architettonico abbraccia sia il fascino mitteleuropeo dei palazzi storici che le linee moderne degli edifici contemporanei, le tende da sole Trieste rappresentano una soluzione versatile e imprescindibile per valorizzare ogni spazio esterno, dal balcone affacciato sul mare Adriatico alle terrazze panoramiche con vista sulle Alpi Giulie. Protagoniste nell’arredo outdoor triestino, queste schermature solari offrono protezione dai raggi UV e dalla bora intensa tipica della zona, garantendo comfort termico ed efficienza energetica in ogni stagione. La gamma di prodotti disponibili spazia dalle classiche tende a bracci estensibili fino ai modelli avvolgibili motorizzati dotati di sistemi domotici avanzati, consentendo così l’integrazione perfetta tra funzionalità e design personalizzato secondo le esigenze estetiche del cliente. Aziende specializzate come Gibus o Pratic propongono tessuti tecnici resistenti agli agenti atmosferici – come poliestere resinato o acrilico Tempotest Parà – oltre a strutture realizzate in alluminio verniciato per assicurare durata nel tempo senza rinunciare al pregio dei dettagli costruttivi. I professionisti del settore consulenziano privati e imprese anche sugli aspetti normativi relativi alla posa in opera nei centri storici vincolati o negli immobili sottoposti a regolamenti condominiali stringenti; ciò testimonia la grande attenzione riservata sia alla tutela dell’identità urbana che al benessere quotidiano degli utenti finali. Oltre alle tradizionali soluzioni parasole manuali, si diffondono sempre più spesso pergole bioclimatiche con lamelle orientabili e sensori climatici intelligenti: queste innovazioni permettono di modulare automaticamente luce naturale e ventilazione sulla base delle condizioni meteorologiche locali caratteristiche di Trieste. Non mancano inoltre servizi accessori quali la consulenza su detrazioni fiscali (come Ecobonus) legate all’efficientamento energetico domestico tramite installazione di schermature solari certificate UNI EN 13561/13659. L’evoluzione costante nel campo delle tende da sole trova dunque terreno fertile a Trieste grazie alla sinergia fra sapere artigianale locale ereditato dal passato austroungarico ed eccellenza tecnologica made in Italy: elementi che fanno oggi delle tende da sole non solo uno strumento funzionale ma anche un elemento distintivo nello scenario residenziale cittadino attento all’estetica quanto alla sostenibilità ambientale. Parole: 449

La crescente attenzione all’arredamento outdoor e alla qualità dell’abitare spinge sempre più triestini a investire in soluzioni avanzate per la protezione solare, mirando sia al risparmio energetico che al benessere abitativo. In quest’ottica, scegliere tende da sole Trieste significa affidarsi a un mercato altamente specializzato, in cui realtà come BT Group, Arquati e Corradi propongono sistemi su misura, integrabili con vetrate scorrevoli o illuminazione LED per creare veri e propri living esterni fruibili tutto l’anno. L’utilizzo di materiali innovativi – come tessuti microforati Soltis o componenti metallici zincati – garantisce resistenza alla salsedine marina e alla pioggia battente tipiche del clima locale. Le aziende del territorio offrono spesso anche servizi chiavi in mano: dal sopralluogo gratuito alla progettazione personalizzata fino all’installazione certificata da tecnici qualificati. Questo approccio consente di trasformare verande, giardini e pergolati in ambienti confortevoli ed eleganti, valorizzando ogni proprietà immobiliare nel rispetto delle tradizioni architettoniche triestine. Per un preventivo rapido e soluzioni su misura, visita il portale ufficiale tende-da-sole-trieste.it.
Inoltre, grazie alla vasta gamma di soluzioni disponibili sul mercato locale, tende da sole Trieste si integrano perfettamente con altri sistemi di schermatura come pergole bioclimatiche e chiusure in vetro proposte da marchi rinomati quali Pratic e Gibus, sinonimo di affidabilità ed estetica contemporanea. L’adozione di motorizzazioni Somfy o Nice permette la gestione automatizzata delle coperture solari, ottimizzando l’efficienza energetica e aumentando il valore dell’immobile. I rivenditori specializzati della zona assicurano assistenza post-vendita puntuale e interventi rapidi per la manutenzione ordinaria delle strutture, rispondendo alle esigenze sia dei privati che degli operatori del settore horeca interessati a dehor funzionali tutto l’anno. Scegliere queste soluzioni significa dunque investire nella qualità dell’abitare a Trieste, con una particolare attenzione al comfort abitativo e alla valorizzazione degli spazi outdoor secondo le più attuali tendenze dell’architettura locale.
Grazie all’ampia scelta di materiali tecnici e tessuti innovativi, le tende da sole Trieste rappresentano una soluzione ideale sia per la protezione solare che per il risparmio energetico nelle abitazioni ed esercizi commerciali. Marchi come BT Group, Arquati e Corradi offrono modelli resistenti al vento e all’umidità tipici del clima triestino, garantendo durabilità nel tempo senza rinunciare a un design elegante. L’integrazione con sistemi domotici permette la regolazione intelligente delle schermature solari, ottimizzando il comfort termico degli ambienti interni e contribuendo alla sostenibilità energetica. Inoltre, grazie alle possibilità di personalizzazione – dalle strutture in alluminio verniciato ai tessuti filtranti Tempotest Parà – ogni progetto può essere adattato alle specifiche esigenze architettoniche locali. Investire in coperture esterne di qualità significa quindi migliorare l’estetica della propria casa o attività commerciale a Trieste, valorizzando balconi, terrazzi e giardini secondo i più elevati standard del settore outdoor living.…
La ricerca di un aspetto fisico ideale è una costante nella vita di molte persone e, in questo contesto, la rinoplastica si rivela essere l’intervento chirurgico correttivo perfetto per chi desidera migliorare l’estetica del proprio naso. Questa procedura consente infatti di rimodellare le strutture nasali modificando la forma e le dimensioni del naso per renderlo più armonioso con il resto del volto. Nonostante sia considerata principalmente come un intervento estetico, non bisogna dimenticare che la rinoplastica può anche essere utilizzata per risolvere problemi funzionali come la deviazione del setto nasale o problemi respiratori. Inoltre, grazie all’avanzamento delle tecniche chirurgiche e agli strumentari sempre più sofisticati, i rischi legati all’intervento sono minimizzati e i risultati sono generalmente molto soddisfacenti. Tuttavia, prima di sottoporsi a questa operazione è fondamentale effettuare una valutazione accurata con uno specialista in chirurgia plastica ed estetica che sarà in grado di consigliarvi sulla migliore strategia da adottare tenendo conto delle vostre esigenze specifiche. Ricordate che ogni caso è unico ed è quindi importante avere aspettative realistiche sul possibile risultato dell’operazione. Un buon chirurgo sarà sempre onesto sui benefici ma anche sui limiti della rinoplastica affinché possiate fare una scelta informata e consapevole.
La rinoplastica, dunque, rappresenta un’opzione valida sia per coloro che desiderano affinare la propria estetica facciale, sia per coloro che necessitano di risolvere problemi funzionali del naso. L’intervento può variare in complessità a seconda delle esigenze individuali: può trattarsi di una rimodellazione della punta nasale o di un intervento più invasivo come la correzione del setto nasale. In ogni caso, si tratta di una procedura chirurgica che richiede competenza e precisione. Per questo motivo è fondamentale affidarsi a mani esperte e qualificate nel campo della chirurgia plastica ed estetica. Un altro aspetto da considerare riguarda il periodo post-operatorio: dopo l’intervento sarà necessario indossare un tutore per alcuni giorni e potrebbero presentarsi gonfiore e lividi nella zona operata. Tuttavia, seguendo con attenzione le indicazioni fornite dal chirurgo, i tempi di recupero saranno brevi e i risultati visibili già dopo poche settimane dall’intervento.

Infine, è importante ricordare che come in ogni intervento chirurgico ci sono sempre dei rischi coinvolti; tuttavia la rinoplastica è generalmente considerata sicura se eseguita da professionisti qualificati. Perciò prima di prendere qualsiasi decisione, consultate sempre uno specialista nel campo della rinoplastia.
Nel valutare l’opzione della rinoplastica, è inoltre importante considerare che il successo dell’intervento dipende in gran parte dalle aspettative realistiche del paziente. Il chirurgo plastico può migliorare notevolmente l’aspetto del naso e la sua funzionalità respiratoria, ma ci sono limiti a quello che si può raggiungere. È fondamentale avere una discussione aperta e onesta con il vostro medico riguardo i vostri obiettivi e le vostre aspettative. Questo vi aiuterà ad ottenere un risultato soddisfacente. Inoltre, bisogna tenere presente che ogni procedura chirurgica lascia delle piccole cicatrici, anche se nella rinoplastica queste solitamente non sono visibili poiché si trovano all’interno del naso o lungo le sue pieghe naturali. Ricordatevi sempre di fare tutte le domande necessarie al vostro medico per capire bene tutti gli aspetti dell’intervento prima di procedere.
L’analisi dettagliata del vostro caso specifico sarà una componente cruciale nel determinare l’approccio più efficace per la vostra rinoplastica. Ogni naso è unico e richiede una strategia personalizzata, adattata alle esigenze individuali del paziente. Non dimenticate che il periodo post-operatorio può variare da persona a persona. Anche se i tempi di recupero possono essere brevi, potrebbero essere necessari diversi mesi affinché l’edema si risolva completamente ed il nuovo profilo del naso diventi evidente. Durante questo tempo, è importante seguire attentamente le linee guida post-operatorie fornite dal vostro medico per garantire la migliore guarigione possibile e minimizzare le complicanze. Inoltre, considerate che i costi della rinoplastica possono variare in base a diversi fattori, tra cui la complessità dell’intervento e l’esperienza del chirurgo plastico scelto. È quindi fondamentale valutare attentamente questi elementi prima di prendere una decisione finale sulla procedura. Per informazioni e appuntamenti, Prenota una consulenza.
Per maggiori dettagli sulla procedura e per risultati naturali, valutate la rinoplastica con Peter Zorman, con un approccio personalizzato e tecniche aggiornate pensate per valorizzare l’armonia del volto.…
Scoprire le differenze tra SUP touring e modelli tradizionali è fondamentale per scegliere la tavola più adatta alla tua prossima avventura sull’acqua. Mentre le tavole all-round sono ideali per principianti e attività ricreative, il touring sup si distingue per la sua forma affusolata e una lunghezza maggiore, caratteristiche che garantiscono velocità, stabilità direzionale e capacità di coprire lunghe distanze con meno sforzo. Elementi come pinne rinforzate, volume superiore e deck più ampio rendono questi modelli perfetti per escursioni giornaliere o viaggi su laghi, fiumi e coste marine. Considerando fattori quali materiali costruttivi (gonfiabile o rigido), portata massima ed accessori disponibili, potrai individuare la soluzione migliore tra paddleboard specifici ed equipaggiamento tecnico dedicato alle tue esigenze esplorative.

Per chi desidera ampliare i propri orizzonti e vivere esperienze di paddleboarding più avventurose, scegliere tra un SUP touring e una tavola tradizionale richiede un’analisi attenta delle proprie aspettative. Il touring sup, spesso dotato di nose appuntito, rails pronunciati e una maggiore lunghezza (solitamente oltre i 12 piedi), permette di affrontare acque mosse o tragitti lunghi con efficienza ottimale rispetto alle tavole all-round. Queste caratteristiche strutturali si traducono in una migliore capacità di tagliare le onde e mantenere la rotta in condizioni ventose, rendendo il touring sup la scelta prediletta per chi ama esplorare nuove rotte su laghi alpini come il Lago di Garda o lungo coste suggestive come quelle della Sardegna. Inoltre, accessori specifici come elastici porta bagagli, supporti per action cam e sistemi di fissaggio per sacche stagne amplificano la versatilità del touring sup durante escursioni plurigiornaliere o spedizioni outdoor. Valutare attentamente parametri quali larghezza della tavola, rigidità del materiale (dropstitch nelle versioni gonfiabili), design dello shape e numero delle pinne è essenziale per garantire comfort, performance e sicurezza nei tuoi itinerari d’avventura sull’acqua. Così facendo potrai sfruttare appieno tutte le potenzialità offerte dal mondo stand up paddle!
In particolare, il touring sup si distingue come scelta ideale per chi desidera organizzare viaggi di più giorni o percorrere lunghe distanze senza rinunciare alla stabilità e al comfort. Brand rinomati come Red Paddle Co e Starboard offrono modelli specifici con tecnologie avanzate che garantiscono leggerezza, velocità e facilità di trasporto, caratteristiche fondamentali durante le traversate in mare aperto o su grandi laghi come il Lago Maggiore. L’equipaggiamento tecnico – dalla pagaia in carbonio regolabile ai leash di sicurezza fino alle pinne intercambiabili – consente una personalizzazione totale dell’esperienza, adattandosi sia a chi ricerca avventure solitarie sia a gruppi organizzati da associazioni sportive dedicate allo stand up paddle. Scegliendo con attenzione tra tavole rigide o gonfiabili dotate di sistema dropstitch ad alta pressione, sarà possibile affrontare ogni uscita sapendo di avere sotto i piedi uno strumento affidabile anche nelle condizioni più impegnative.
Grazie alla versatilità e all’ampio spazio disponibile sul deck, il touring sup permette di trasportare facilmente dry bag, kit di primo soccorso e persino piccoli accessori da campeggio, rendendolo perfetto per chi ama l’avventura senza rinunciare alla sicurezza. Marchi come Fanatic e Naish propongono soluzioni dotate di bungee cord integrati e punti d’aggancio multipli per fissare tutto il necessario durante le escursioni più lunghe. L’impiego di materiali innovativi come il PVC laminato o la tecnologia MSL assicura una resistenza superiore agli urti e alle abrasioni tipiche delle esplorazioni su acque dolci o salate. Inoltre, grazie alle forme idrodinamiche elaborate in collaborazione con atleti del calibro di Sonni Hönscheid, i modelli touring offrono un’eccellente tenuta della rotta anche contro vento laterale o corrente sostenuta. Optando per accessori specifici – come giubbotti galleggianti certificati ISO o GPS waterproof – gli appassionati potranno vivere ogni spedizione in completa tranquillità, sfruttando al massimo le potenzialità dello stand up paddle su percorsi sempre nuovi e suggestivi.
Per chi desidera spingersi oltre i confini del semplice paddle, il touring sup rappresenta la scelta ideale per affrontare viaggi di più giorni lungo laghi, fiumi e coste marine. Organizzazioni come SUP Adventure Italia e Paddle Academy offrono corsi specifici per affinare le tecniche di pagaiata e migliorare l’assetto in condizioni variabili, valorizzando così la stabilità e la velocità tipiche dei modelli da touring. Grazie alla larghezza ottimizzata della tavola e alla presenza di pinne intercambiabili – spesso prodotte da leader del settore come FCS o Black Project Fins – si può personalizzare l’esperienza a seconda del tipo di acqua affrontato, dal mare mosso ai canali tranquilli. L’integrazione con sistemi d’azione camera waterproof consente inoltre di documentare ogni istante dell’avventura, immortalando panorami unici senza rinunciare alla sicurezza. In questo modo il touring sup diventa non solo uno strumento per esplorare nuovi orizzonti ma anche un alleato affidabile per chi cerca emozioni autentiche a stretto contatto con la natura.
Oltre all’aspetto sportivo, praticare touring sup offre l’opportunità di vivere esperienze outdoor a basso impatto ambientale, perfette per chi ama il turismo sostenibile. Le principali associazioni come Federazione Italiana SUP e EuroTour collaborano nell’organizzazione di eventi e spedizioni che promuovono la conoscenza del territorio acquatico italiano e internazionale. Grazie agli accessori specifici – tra cui dry bags impermeabili, leash regolabili e giubbotti salvagente certificati CE – è possibile affrontare sessioni anche prolungate in totale sicurezza. Inoltre, la navigazione silenziosa tipica delle tavole da stand up paddle permette di avvicinarsi alla fauna locale senza disturbarla, regalando incontri ravvicinati con uccelli acquatici o pesci autoctoni. Chi sceglie il touring sup scopre così un modo nuovo ed entusiasmante di esplorare lagune, riserve naturali o tratti costieri ancora incontaminati, vivendo ogni uscita come una vera avventura a contatto diretto con gli elementi della natura.
Grazie alla crescente popolarità del touring sup, numerosi parchi nazionali e aree protette hanno iniziato a offrire percorsi dedicati, pensati per valorizzare la biodiversità e sensibilizzare i partecipanti all’ecologia delle acque interne e marine. Iniziative come quelle proposte da Legambiente o dal Parco Nazionale del Delta del Po rappresentano occasioni uniche per approfondire temi di educazione ambientale mentre si pratica paddleboarding in scenari mozzafiato. L’utilizzo di pagaie ergonomiche in fibra di carbonio e l’adozione di mappe digitali o sistemi GPS waterproof facilitano la pianificazione di itinerari personalizzati lungo fiumi navigabili, laghi alpini e coste rocciose. L’esperienza multisensoriale offerta dallo stand up paddling stimola il rispetto per gli ecosistemi acquatici, promuovendo uno stile di vita attivo e consapevole che si rivolge sia ai principianti sia agli appassionati più esperti alla ricerca di nuove sfide outdoor.…

L’estate è alle porte e le giornate si stanno allungando, invitandoci a trascorrere più tempo all’aperto. Le pergole da sole diventano così strumenti indispensabili per creare spazi ombreggiati in giardino, sul terrazzo o nel patio di casa. Esplorando le meraviglie delle pergole da sole, scopriamo che queste strutture non sono solo funzionali, ma possono anche aggiungere un tocco di eleganza al nostro spazio esterno. Le pergole sono disponibili in una varietà di materiali: dal legno naturale al metallo resistente agli agenti atmosferici, passando per l’alluminio leggero fino ad arrivare ai modelli in vinile facili da pulire e manutenere. Alcune pergole offrono caratteristiche aggiuntive come luci incorporate o tende retrattili per un ulteriore livello di comodità e protezione solare. Durante la stagione calda, questi elementi possono fornire un rifugio fresco e riparato dal sole cocente. Inoltre, alcune pergole possono essere dotate di pannelli scorrevoli o persiane orientabili che permettono di regolare l’intensità della luce solare secondo le proprie preferenze. In termini estetici, le pergole da sole possono arricchire il paesaggio del giardino con il loro design sofisticato e contemporaneo. Possono servire come cornice per piante rampicanti o fioriere sospese che aggiungono colore e vitalità allo spazio outdoor. Ma esplorando le meraviglie delle pergole da sole, scopriamo anche che queste strutture possono aumentare il valore della proprietà. Aggiungendo una pergola al tuo spazio esterno, non solo crei un’area di relax o di intrattenimento all’aperto, ma anche valorizzi la tua casa nel suo complesso. In conclusione, le pergole da sole rappresentano un investimento intelligente per chi desidera migliorare il proprio spazio esterno. Non importa se stai cercando semplicemente un modo per goderti l’estate in tutta comodità o se hai in mente progetti più ambiziosi: esplorando le meraviglie delle pergole da sole troverai sicuramente la soluzione giusta per te.
Le pergole da sole, con la loro struttura robusta e il design versatile, si adattano a qualsiasi stile architettonico, che sia moderno o classico. Il loro fascino è innegabile: immagina di sederti sotto una pergola coperta di rampicanti in fiore, godendo dell’ombra fresca mentre leggi un libro o sorseggi un bicchiere di limonata fresca. O magari preferisci una cena all’aperto con gli amici, protetti dal caldo estivo sotto il tetto della tua pergola illuminata da luci soffuse. Inoltre, le pergole possono essere personalizzate per adattarsi alle tue esigenze specifiche: scegli tra una varietà di colori e finiture, aggiungi accessori come tende per creare più privacy o pannelli solari per produrre energia rinnovabile. Sono disponibili anche modelli con sistemi integrati di raccolta dell’acqua piovana, perfetti per l’irrigazione del giardino. E non dimentichiamo la funzione ecologica delle pergole: ospitando piante rampicanti contribuiscono alla biodiversità locale e offrono riparo a piccoli animali e insetti benefici. La bellezza delle pergole da sole risiede nel fatto che combinano funzionalità ed estetica in un unico elemento architettonico che migliora la qualità della vita all’aperto.
È importante ricordare che le pergole da sole non sono solo un elemento decorativo per il tuo spazio esterno, ma possono anche aumentare significativamente il valore della tua proprietà. Questi straordinari accenti architettonici hanno la capacità di creare un’atmosfera affascinante e rilassata, trasformando persino il più semplice dei giardini in una sofisticata oasi di comfort. I materiali utilizzati nella loro costruzione, come legno, alluminio o vinile, sono resistenti alle intemperie e richiedono pochissima manutenzione. Non c’è niente di meglio che rilassarsi sotto la pergola mentre si ascolta il dolce fruscio delle foglie danzanti al vento o si guarda il cielo stellato attraverso la trama dei rampicanti in fiore. Le pergole offrono un luogo ideale per l’intrattenimento all’aperto: lascia che i tuoi ospiti ammirino le tue abilità culinarie mentre cucini nel tuo barbecue esterno integrato con la pergola o organizza feste serali indimenticabili sotto le luci festose appese alla struttura della pergola. Che tu stia cercando un rifugio tranquillo per goderti i momenti di pace oppure uno spazio vivace per divertirti con famiglia e amici, le pergole da sole sono sempre una scelta eccellente.…
Da bambini ci insegnano l’importanza dell’igiene dentale: per evitare di doversi otturare un dente, bisogna lavarsi bene i denti, evitare troppo zucchero, ma anche andare regolarmente dal dentista a farsi controllare e sottoporsi alla pulizia dei denti. Tutto questo diventa parte integrante della nostra routine, e l’appuntamento dal dentista sta sempre in calendario, almeno due volte l’anno.
Anche io, come tutte le persone responsabili, ho sempre fatto attenzione alla mia igiene dentale, al punto da sentirmi addirittura in colpa quelle volte in cui ho dovuto attendere più dei classici sei mesi per la visita di controllo. Poi mi è capitato di partire per un viaggio di lavoro che mi ha portato in Alaska dove avrei dovuto rimanere per sei mesi e dove, invece, mi trovo da due anni.
Essendo esperta di fauna e di microbi, mi è stato offerto un semestre di ricerca in situ, in un centro specializzato all’avanguardia che si trova in una zona remota dell’Alaska. L’idea mi ha entusiasmato da subito: amo viaggiare e vedere posti che normalmente non vedrei, inoltre amo il mio lavoro, e fare ricerca è l’aspetto in assoluto più bello di quello di cui mi occupo.

Ho quindi subito accettato ed iniziato i preparativi per un periodo da vivere in condizioni estreme. Si trattava di accettare temperature bassissime, l’impossibilità di muoversi con veicoli a benzina (che congela sotto una certa temperatura) e, quindi, essere obbligati a rimanere lì fino all’arrivo dell’estate, abituarsi a vivere circondati da pochissime altre persone e senza alcun tipo di comfort. A me nulla sembrava tanto tragico, e poi sei mesi passano rapidamente, mi dicevo.
Da subito mi è piaciuto il posto e mi sono trovata bene con i colleghi, al punto che, al termine dei sei mesi, ho accettato di rimanerne altri sei. Purtroppo, però, durante il secondo periodo ho iniziato a stare male e solo in quel momento ho capito l’importanza e la fortuna di avere un ospedale attrezzato a portata di mano. Nonostante la mia igiene dentale impeccabile mi era venuto un ascesso in bocca, che il medico del centro non era in grado di trattare oltre un certo punto. Alla fine, dopo una settimana di febbre e grande dolore, i miei compagni sono stati costretti a caricarmi su una slitta e trainare di peso fino alla stazione più vicina (otto chilometri) da dove mi hanno poi trasportato con i cani da slitta fino alla città e all’ospedale.
Nonostante l’esperienza a dir poco traumatica ho deciso di rimanere in Alaska a continuare le mie ricerche. Sono stati i miei eroici compagni di avventura a convincermi, con il loro incredibile gesto: tanta propensione all’altrui aiuto non mi era mai capitato di vedere.
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Ricordo bene il giorno in cui hanno aperto il casino Slovenia. La piccola cittadina era in festa, era sabato e la maggior parte della gente, che non lavorava, si era riversata nel centro proprio per andare a vedere il casino. Vi era stata molta pubblicità per quell’apertura, si trattava in fondo del primo ed unico casino della regione e ci si aspettava che l’attrazione avrebbe aiutato molto l’economia locale, così come aveva fatto nelle altre parti del paese dove di casino ve ne esistevano da tempo. Certo, non tutti avevano accolto con gioia l’arrivo del casino Slovenia, contrari al tipo di intrattenimento e alle possibili conseguenze negative di tale attività (c’era chi parlava di aumento della criminalità, ad esempio, nonostante i numeri delle altre regioni dimostrassero il contrario), tuttavia, per lo più i cittadini erano contenti. Ed il giorno della sua apertura, aveva portato molti curiosi ad entrare al casino Slovenia.
Quella mattina anch’io mi ero alzato allegro e curioso di poter finalmente entrare nell’edificio che era stato al centro delle discussioni di tutta la cittadina per i due anni precedenti. Non c’è un conoscente, amico, familiare col quale non abbia, almeno una volta, avuto una conversazione a tal proposito. In fin dei conti, quando si vive in un posto piccolo, tutto sommato isolato, è difficile trovare argomenti interessanti di cui occuparsi.
Dopo colazione, avevo fatto una doccia veloce ed avevo deciso di scendere in centro senza aspettare il resto della mia famiglia – avrei perso almeno altre due ore ad attendere che tutti fossero pronti. Li avevo salutati e, a piedi, mi ero diretto laddove la mia curiosità mi spingeva. Strada facendo avevo incontrato più di una persona che mi aveva fermato a chiacchierare, incuranti del fatto che io desideravo ardentemente varcare la soglia del casino Slovenia. Avevo fatto la mia parte, avevo conversato con gentilezza ed interesse, avevo chiesto del più e del meno, ma nella mia testa rimaneva fissa la mia meta.

Verso l’ora di pranzo ero finalmente giunto al casino Slovenia. L’avevo visto spesso quell’edificio, in tutte le sue fasi di costruzione. Eppure, oggi aveva un’aura diversa: era finalmente diventato ciò per cui era stato creato, aveva acquistato il suo senso, era completo.
Dopo averlo contemplato per qualche minuto mi ero incamminato verso l’entrata, seguendo la fila indiana di cittadini che mi precedevano. Una volta dentro mi resi conto che mi piaceva tutto del casino Slovenia, l’atmosfera era unica, non avevo mai visto un posto così. Da fuori non lo si poteva immaginare, ero davvero affascinato. Poi vidi il tavolo verde scuro della roulette, mi ci diressi e, con un sospiro di soddisfazione, mi sedetti a puntare sul mio numero fortunato……
Dal momento in cui sono stata in grado di tenere in mano una matita e di disegnare cose sensate ho sempre disegnato vestiti. Erano colorati e diversi da quelli che vedevo attorno a me. I miei abiti non erano esattamente realizzabili, perché avevano forme assurde e poteri magici. Era il mio gioco preferito.

Crescendo, le bambole sono diventate il mio mondo. Quello che amavo era vestirle come volevo io, passavo ore a combinare tutti gli abiti che avevo in modi diversi finché questi sono diventati troppo noiosi; allora, ho iniziato a cercare di crearne altri. Essendo una bambina, e non sapendo da dove cominciare, mi sono rivolta alla mia nonna materna, ottima sarta, la quale ha accolto volentieri la mia richiesta di insegnarmi a cucire. Esatto, io non volevo che lei mi facesse i vestitini per le mie bambole, volevo a tutti i costi essere io a farli, essere in grado di crearli tutti. Ero davvero determinata e ho appreso in velocità tutto quello che la nonna aveva da insegnarmi. Ben presto però, quello che avevo imparato non mi bastava più. Avevo delle idee molto chiare in testa, e non si trattava di cose semplici, e non volevo per nessuna ragione scendere a compromessi con le mie conoscenze limitate. Così ho iniziato a sperimentare con la macchina da cucire, con diversi tessuti, con ago e filo, con la colla, con tutto quello che avevo a disposizione, ed in effetti avevo cominciato a dare un tocco personale a quegli abitini con cui vestivo le mie bambole. Le mie amichette venivano a casa apposta per giocarci, alcune mi chiedevano se per il loro compleanno potessi confezionargliene uno. Ad un certo punto, mia madre notò il mio interesse quasi ossessivo, ma soprattutto, le mie capacità. Avevo undici anni quando mi chiese se avessi voluto frequentare un corso di cucito avanzato. Non ci avevo mai pensato fino a quel momento. Perché non glielo avevo chiesto prima? Quanto tempo perduto! Ovviamente mi sono iscritta, l’unica bambina del corso, ma ben presto la più brava. Ero così risoluta che passavo tutto il tempo libero a creare e a migliorare la mia tecnica. Ci sono stati vari altri corsi dopo quello finché, giunta al momento di scegliere il percorso universitario, mi sono dedicata alla moda, non perché puntassi a diventare stilista, ma perché nient’altro mi interessava. Ho sempre e solo amato creare abiti.
Al primo anno di università è nato Aloe Vera, il mio brand. Stavo lavorando per un progetto in cui i nostri abiti dovevano rifarsi alla natura, alle piante. Non avevo ispirazioni e così mi sono messa a passeggiare per il campus, finché ho trovato un cespuglio di aloe vera. Una pianta strana, davvero, ma l’ho trovata bella. Qualche anno dopo, quando ho finalmente potuto creare la mia prima linea di abiti e dovevo trovare un nome per il mio marchio, ho ripensato al primo lavoro di cui ero veramente fiera, ed ecco che Aloe Vera è nato, come se fosse sempre stato l’ovvio nome del mio brand.…
Dato che, un tempo, tra i marinai che si trovavano a viaggiare per mare per lungo tempo non potevano avere a disposizione quantitativi sufficienti di frutta e verdure fresche, si manifestava lo scorbuto, ovvero uno dei più conosciuti sintomi di una carenza di vitamina C. Oggi, in questi tempi moderni, seppure non totalmente scomparso, è difficile riscontrare lo scorbuto.
Sinteticamente, i principali sintomi di una grave carenza di vitamina C, possono essere immunodeficienza, dolore muscolare, debolezza e affaticamento.
Tuttavia, vi sono anche altri vari tipici sintomi che possono andare ad evidenziare una avanzata carenza di vitamina C. Ad esempio la presenza di edema, ovvero di accumuli d’acqua nei tessuti, dolori articolari, come pure una guarigione ritardata delle ferite, gengive infiammate e sanguinanti, eventi che, spesso, risultano essere accompagnati da allentamento e perdita dei denti, sono da considerare come evidenti sintomi di una carenza di vitamina C.
La diminuzione della capacità di formare collagene, evento causato da una carenza di vitamina C, può, tra l’altro, facilmente portare ad un sanguinamento nella pelle, nella mucosa, negli organi interni e nei muscoli, nello specifico nei muscoli della coscia. In casi particolarmente gravi di carenza di vitamina C, il sanguinamento può verificarsi nella retina dell’occhio e nel cervello. Inoltre, si possono, anche, manifestare cambiamenti ossei e articolari.
Particolare attenzione nei casi di carenza di vitamina C, sono gli effetti prodotti in gravidanza. Infatti, durante la gravidanza, la quantità giornaliera raccomandata di vitamina C è di circa 105 milligrammi e questo dovrebbe essere preso in considerazione dalle madri in attesa, proprio per evitare la carenza di vitamina C e le sue conseguenze. Un sufficiente apporto di vitamina C promuove, tra l’altro, anche l’assorbimento del ferro, un oligoelemento di cui le donne incinte ne hanno spesso troppo poco.
Il fabbisogno giornaliero di vitamina C durante l’allattamento al seno è ancora più forte che nelle donne in gravidanza. Non per nulla, è raccomandata una assunzione di 125 milligrammi. Pertanto, andando a concludere, non è raro che a donne incinte o che stanno allattando, il medico curante suggerisca, per prevenire la carenza di vitamina C, l’utilizzo di un integratore vitaminico.…
Abbiamo tutti percezioni diverse rispetto alle nostre varie parti del corpo, di cosa è bello e cosa no, di cosa ci piace e cosa vorremmo cambiare. Le orecchie non fanno eccezione… due persone che guardano le stesse orecchie potrebbero dunque trovarle perfettamente normali, oppure percepirle come sporgenti. Ad ogni modo, chiunque si senta a disagio con le proprie orecchie perchè sporgenti, non fa nulla di male se sceglie di liberarsene per sempre.
Accettare i propri difetti è una tra le cose più difficili da fare, richiede una volontà enorme, ma si tratta soprattutto di possedere grande forza interiore e la capacità di non farsi scalfire dai commenti o dagli sguardi altrui. Siccome le orecchie a sventola sono considerate dai nostri canoni estetici brutte perchè disarmoniche, è assolutamente capibile che chi ne soffre, possa decidere di visitare un chirurgo. Sentirsi bene con sè stessi, significa aumentare la propria autostima, cosa che porta a migliorare la propria vita sia emotiva, che lavorativa/professionale, che sociale.
Le orecchie a sventola sono un difetto (o meglio, una variazione) genetica, che viene a delinearsi già nel grembo materno. Arrivati ai cinque anni di età, le nostre orecchie hanno finito di svilupparsi e, quindi, già nei bambini è possibile intervenire per correggere le orecchie sporgenti. L’otoplastica, l’intervento correttivo delle orecchie a sventola, è un’operazione piuttosto semplice, che dura dalle 2 alle 5 ore e viene effettuata in day hospital e con anesteria locale sugli adulti. Diversa è la questione nei bambini, i quali dovranno sottoporsi ad anestesia totale e, quindi, passare una notte in osservazione in ospedale prima della dimissione. Si tratta di un’operazione relativamente sicura e con un altissimo grado di soddisfazione. Tuttavia, esistono rischi che è bene andare a sottolineare: in generale, trattandosi di un’operazione chirurgica, si incorre sempre nel rischio di infezioni o infiammazioni; nel caso specifico dell’otoplastica, poi, esiste la possibilità che l’intervento non produca i risultati desiderati. Ad esempio, le orecchie potrebbero non essere simmetriche; oppure, le cicatrici potrebbero non sparire col tempo, ma rimanere evidenti e quindi fastidiose; inoltre, esiste la possibilità che i tempi di recupero diventino più lunghi, accompagnati da dolore, gonfiore, ematomi.
Nel normale recupero post-operatorio, invece, è sufficiente rimanere a riposo totale per due giorni. Dopodichè si può ritornare alle attività normali di tutti i giorni, indossando una benda sulle orecchie per un massimo di sette giorni. Passata la prima settimana, l’unica altra accortezza da mettere in atto, è l’utilizzo di una fasciatura notturna, da portare per circa 6 settimane. Quindi, in un mese e mezzo dall’operazione, la guarigione sarà avvenuta per completo e tutto potrà tornare alla normalità.
In breve, chi soffre per le proprie orecchie a sventola, non dovrebbe vergognarsi di decidere per l’operazione che le correggerà, se si è rivolto al medico giusto ed è consapevole dei rischi.…
Non sopporto andare a comprare vestiti da donna, uomo o bambino che sia (per me, figuriamoci per gli altri). Questo però non vuol dire in nessuna maniera che non mi interessi vestire bene, con eleganza ed adeguatezza al contesto nel quale mi trovo. Inoltre, mi piace regalare vestiti in occasione di compleanni o festività varie, perché trovo che sono brava ad abbinare le persone agli abiti.
Se vi state chiedendo come faccia a comperare i miei vestiti da donna senza andare nei negozi… la risposta è molto semplice: acquisto tutto online. Oramai su internet si trova di tutto, ed io amo poter fare acquisti dalla poltrona di casa mia. Sono sicura che la maggior parte delle persone non compera vestiti online perché ci ha provato almeno una volta e non è andata bene. In fondo, è successo pure a me: cercavo, appunto, dei vestiti da donna eleganti per un matrimonio e mi sono ritrovata con dei capi che, oltre ad essere della taglia sbagliata, non avevano nulla a che fare con quello che io avevo immaginato nella fase di acquisto. Questo succede a molti perché, purtroppo, non vi sono troppi siti affidabili dai quali comperare vestiti da donna, ma, una volta appresi quali questi siano, la vita diventa davvero più semplice, e pure divertente: io, ad esempio, uso con regolarità un sito dove si comperano vestiti da donna su misura. Si sceglie prima il modello, poi il tessuto, il colore ed altri dettagli, infine bisogna prendere le proprie misure (usando uno strumento interattivo messo a disposizione sul sito stesso, che permette di prendere le misure con estrema precisione), infine si passa all’acquisto.
Naturalmente ogni donna ha il proprio stile ed ama abiti diversi, quindi spetta a lei trovare i siti che più si addicono alle sue esigenze, ma per essere sicure di affidare le proprie spese a compagnie professionali bisogna sempre spendere del tempo (il tempo necessario) a leggere con attenzione le reviews lasciate dai compratori precedenti. La verità è che l’arma più potente in braccio a noi compratori online sono proprio ed unicamente le reviews, che non fanno altro che creare una community solida di individui con simili esigenze, e nulla può fermare le persone dall’essere solidali ed oneste con chi verrà dopo. Pertanto, leggete quante più reviews potete prima di inviare quell’ordine. E se per voi le recensioni non sono abbastanza, non vi fidare ancora del sito eppure vorreste davvero comprarci qualcosa, il consiglio è, prima di comprare capi costosi (ad esempio, vestiti da donna) prendete qualcosa di piccolo, che non costi troppo. Ad ogni modo, una voltra trovata la vostra routine, sono certa che anche voi come me non andrete più tanto spesso in centro città o nei centri commerciali.…